L’intervento di otoplastica è un intervento alle orecchie per correggere le pinnule prominenti. Si tratta cioè di una operazione di chirurgia plastica per “orecchie a sventola” o “orecchie proiettate” che mira a correggere l’inestetismo. Questa tecnica può ridurre le dimensioni delle orecchie e la loro proiezione verso l’esterno, rendendole più aderenti alla testa.
Le orecchie a sventola causano spesso disagio e imbarazzo sia negli uomini che nelle donne, soprattutto da giovanissimi. Con l’intervento di otoplastica il viso si riappropria dell’equilibrio e dell’armonia che solitamente lo caratterizzano, ed assume un aspetto più bilanciato.
L’intervento di otoplastica è un intervento alle orecchie per correggere le pinnule prominenti. Si tratta cioè di una operazione di chirurgia plastica per “orecchie a sventola” o “orecchie proiettate” che mira a correggere l’inestetismo. Questa tecnica può ridurre le dimensioni delle orecchie e la loro proiezione verso l’esterno, rendendole più aderenti alla testa.
Le orecchie a sventola causano spesso disagio e imbarazzo sia negli uomini che nelle donne, soprattutto da giovanissimi. Con l’intervento di otoplastica il viso si riappropria dell’equilibrio e dell’armonia che solitamente lo caratterizzano, ed assume un aspetto più bilanciato.
L’imperfezione strutturale del padiglione auricolare che si caratterizza per l’eccessiva sporgenza delle orecchie rispetto al cranio è detta “orecchie a sventola”. La causa di questo difetto è da rintracciarsi in un’alterazione strutturale della cartilagine che non inficia il funzionamento dell’orecchio. Ne sono un esempio l’ipertrofia della conca auricolare e il mancato o ridotto sviluppo della piega dell’anti-elice.
La causa delle orecchie a sventola è quasi sempre ereditaria, sono rari i casi in cui si sviluppano a causa di un trauma.
Per risolvere il problema delle orecchie a sventola l’unica soluzione è l’intervento di otoplastica che si esegue in anestesia locale con eventuale sedazione. La tecnica utilizzata varia da caso a caso per cui è necessario che il chirurgo effettui una pianificazione personalizzata dell’intervento.
In generale, l’otoplastica a Roma con il Dott. Marcellino consiste nel praticare un’incisione nella regione retro-auricolare per asportare il tessuto cartilagineo.
Una prima visita accurata è necessaria per valutare lo stato di salute generale del paziente e per individuare la soluzione migliore. Solo attraverso un’analisi delle sue esigenze e dei risultati realisticamente raggiungibili è possibile definire il piano chirurgico necessario.
In fase di consulenza il chirurgo illustra i possibili rischi e risponde ad ogni dubbio o perplessità del paziente. L’otoplastica a Roma con il Dottor Marcellino dura solitamente dalle due alle tre ore e viene svolta in anestesia locale. Le piccole incisioni che verranno praticate interesseranno la parte posteriore del padiglione auricolare, in modo da rendere le cicatrici praticamente invisibili.
La cartilagine dell’orecchio verrà rimodellata al fine di ottenere la forma desiderata attraverso le tecniche che il chirurgo riterrà più opportune. Le incisioni verranno poi chiuse con suture assorbibili o meno a seconda della tecnica scelta.
Al risveglio è possibile constatare la presenza di lividi, come dopo ogni operazione, che scompariranno in pochi giorni.
Dopo l’intervento per correggere le orecchie a sventola, al paziente saranno applicati dei bendaggi. Si tratta di fasce elastiche che facilitano la guarigione in sicurezza. La fascia otoplastica andrà tenuta sulle orecchie per almeno 2 settimane, sia di giorno che di notte. Per altre 2 settimane le fascette dovranno essere indossate solo di notte.
Durante la prima visita con il paziente, dopo circa 15 giorni, si procederà alla rimozione dei punti di sutura per apprezzare i risultati dell’intervento. I tempi di recupero dell’otoplastica a Roma con il Dott. Marcellino si aggirano intorno alle due settimane, durante le quali è consigliabile l’astensione dal lavoro. Bisognerà poi evitare di esporre le orecchie al freddo e al caldo intenso per un mese.
Le cicatrici da otoplastica sono posizionate nella parte posteriore dell’orecchio per cui non sono visibili. Le ridotte dimensioni delle incisioni le rendono praticamente impossibili da individuare.
Il dolore dopo l’otoplastica dura circa 1 settimana dopodiché questa sensazione tenderà a sparire. Potrebbe perdurare, invece, una leggera sensibilità o un fastidio intermittente che non deve preoccupare poiché parte del processo di guarigione.
Per accelerare la guarigione è consigliabile dormire con la testa sollevata per le prime notti, utilizzando semplicemente più cuscini. Questa posizione ridurrà il gonfiore che caratterizza le prime fasi dell’intervento di otoplastica. Il Dott. Marcellino consiglia una posizione supina con testa sollevata con due cuscini evitando di chinarsi durante il giorno. Da evitare anche l’esposizione a fonti di calore.
Per favorire la corretta cicatrizzazione delle incisioni, dopo l’otoplastica è bene evitare di toccare o strofinare le orecchie. È necessario fare attenzione alla vestizione, preferendo abiti che si possono sbottonare o aprire con una zip.
Anche in presenza di prurito, dovuto alla guarigione delle ferite, è sconsigliato vivamente grattare le ferite. In caso di rossore, sensazione di calore o fuoriuscita di liquido nei giorni successivi, il paziente dovrà informare il Dott. Marcellino.
Dopo l’intervento di otoplastica a Roma le orecchie non andranno esposte eccessivamente al sole o alla temperatura elevata dell’asciugacapelli. Soprattutto nel post operatorio vanno evitate tutte le attività che potrebbero causare traumi.
L’intervento di Otoplastica non è solo una operazione per correggere le orecchie a sventola. In realtà va sottolineata la versatilità di questa tecnica che può migliorare anche le dimensioni delle orecchie, se troppo grandi, o la loro simmetria. Quest’ultima può alterarsi a causa di un trauma che può deformare una o entrambe le orecchie.
L’intervento può configurarsi come una otoplastica ricostruttiva quando richiede la ricostruzione del padiglione auricolare. In assenza di tessuto cartilagineo esso verrà prelevato da altre parti del corpo per poi essere innestato e rimodellato.
L’otoplastica ricostruttiva è una soluzione praticabile anche in caso di pericondrite, ovvero di una infiammazione che deforma la struttura del padiglione. In questo caso le cicatrici saranno più visibili rispetto al classico intervento di otoplastica. Seguendo però tutte le indicazioni fornite nel post operatorio, anche la loro visibilità potrà notevolmente ridursi.
Per saperne di più sull’intervento di otoplastica a Roma con il Dott. Marcellino è possibile fissare una prima consulenza compilando il form.
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È la base del mio percorso di rinnovamento estetico, in cui mi piace instaurare una relazione diretta con il mio paziente.
Opero pensando ai desideri del mio paziente e ai risultati raggiungibili per garantire un risultato eccellente ed un miglior decorso post-operazione.
Dò tutte le informazioni sui tempi e le attenzioni da osservare, monitorando il paziente fino al suo completo recupero e per il resto della vita.